Mtbvagando







Bellissima pedalata di circa 50Km con un dislivello di 1400 mt, con una quota massima di 1900mt sui sentieri della prima grande guerra. Carta di rif.: “Cassa Rurale di Folgaria Azienda Turismo Folgaria,kompass n°631”.



Forte Belveder


Si parte da Lavarone Cappella, località Palù e ci si dirige verso Forte Belvedere (unico Forte Austriaco rimasto quasi  integro che ospita un bellissimo museo della grande guerra); 100mt prima del forte si prende il sentiero N.42, a sinistra. 
Il primo tratto si fa subito sentire  con una pendenza che sfiora 30% ma per fortuna è breve. Si prosegue nel bosco  di abeti e si giunge su una strada asfaltata. Si prende a sinistra e dopo 200mt si arriva a passo Cost dove si gira subito a destra, abbandonando l’asfalto per addentrarci nel bosco. Bellissimo single track con un continuo saliscendi tra roccette e radici, senza problemi.
Si giunge in salita su una vecchia strada militare ben conservata e si tiene la sinistra. Sono qui visibili ruderi risalenti alla grande guerra.
Si prosegue fino ad un bivio (quota1329) e si prende il sentiero N.38.Qui si sale per circa 500mt per poi scendere velocemente (attenzione a non prendere troppa velocità)per giungere a Spiazzo Alto e poi a Monterovere(1255mt). Da qui è possibile vedere Cima Vezzena  con il Forte Spiz Verle, il nostro obbiettivo più alto.





Avez del Prinzep












Girando attorno all’Albergo Monterovere si prende uno stretto sentiero ripidissimo che inizia con degli scalini in cemento (37%); si continua poi su di un single track, sempre ripido, per circa 100mt. Si può fare in MTB ma solo se avete esperienza di discesa estrema. Chi non si sente in grado di affrontarlo, può scendere; consideriamo che andiamo in MTB per divertirci senza stress.
Giungiamo così  all’Avez del  Prinzep. (l’abete bianco più alto d’Europa). Possiamo riposarci  e ammirare questa conifera più che centenaria. Si giunge a Malga Laghetto per ritornare a Spiazzo Alto.

Da qui girando a destra si prosegue sul sentiero 201 e 205 fino a quota 1467. Si lascia il 205 e si continua sulla strada asfaltata fino al tornante di quota 1595, proseguendo diritti su un sentiero sterrato. Da qui non è più possibile sbagliare fino alla cima Vezzena.

Cima Vezzena



Panorama dalla cima(Levico-Caldonazzo-Dolomiti di Brenta)

Il sentiero sterrato è costante nella pendenza (non ripidissimo) ma il fondo in alcuni punti è molto smosso e quindi faticoso. La salita a volte diventa monotona ma giunti in vetta, lo spettacolo è stupendo. Da qui si domina la Valsugana, il lago di Levico e Caldonazzo, il gruppo del Brenta e a nord tutte le Dolomiti. Sicuramente il panorama ci ripaga e ci fa passare la voglia di scendere.  Dopo esserci riposati scendiamo con calma facendo attenzione al fondo sconnesso. Si ritorna al bivio quota 1595 e si ridiscende fino al Forte di Busa Verle.
Forte Busa Verle






Il Forte merita un piccolo cenno storico. Qui, infatti, alle ore 04.00 del 24 maggio 1915, con un cannoneggiamento da Forte Verena, è iniziata per l’Italia la Prima Guerra Mondiale. L’Italia era entrata in guerra. I quattro anni successivi sarebbero stati i più tragici nella storia umana. Mai più avremmo avuto una tale carneficina. Non ci sono parole per esprimere ciò che l’essere umano può commettere quando perde il senso della ragione.Ripartiamo dal forte e dopo una breve discesa fra asfalto e sentieri,arriviamo a Passo Vezzena.Ci riposiamo e rifocilliamo chiacchierando.



Riposo a passo Vezzena

























Dopo circa un’ora risaliamo in sella per Millegrobbe e forte Luserna.
Andiamo in direzione di Lavarone, ma dopo circa un Km prendiamo il sentiero E5 sulla nostra sinistra. A quota 1456 lasciamo l’E5 e prendiamo a sinistra in direzione di un cimitero Austro-Ungarico. Qui incrociamo la strada asfaltata  che giunge da Passo Vezzena e si dirige a Luserna.L’attraversiamo e siamo subito su di uno sterrato che ci porta in leggera discesa fino a malga Millegrobbe di sotto. Lasciamo la malga sulla nostra destra e continuiamo sul sentiero militare che ci porta sino a Forte Campo Luserna. Un giro attorno al forte e poi scendiamo velocemente a Malga Campo dove facciamo una veloce sosta per rinfrescarci con una bibita fresca.






Il grande Gio osseva il nonno
La corda....

















Si riparte e siamo quasi subito nel bel paesino di Luserna dove si parla ancora il cimbro. Scendiamo alla sinistra del paese per riprendere il sentiero E5. Un lungo e veloce sterrato  in  falsopiano ci porta a Malga Laghetto, passando da località Masetti (quota 1156).
Arrivati alla strada provinciale, giriamo a sinistra in direzione Lavarone. Pedaliamo per circa 4 km sull’asfalto fino a passo Cost; quindi giriamo a sinistra ripercorrendo al contrario il sentiero percorso la mattina, per ritornare a Forte Belvedere.
Abbiamo terminato la nostra fatica, contenti della bella giornata passata in compagnia.










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